Questi biscotti secchi aromatizzati ai fiori d’arancio sono legati a una tradizione antichissima.
Ogni anno il 2 febbraio, il giorno della Candelora, prima dell'alba, al termine di una processione, il vescovo di Marsiglia benedice le Navette e il loro forno.
Ogni anno il 2 febbraio, il giorno della Candelora, prima dell'alba, al termine di una processione, il vescovo di Marsiglia benedice le Navette e il loro forno.
Il "Four des Navettes", il Forno delle Navette situato di fronte all'abbazia di Saint Victor .
Questi biscotti vengono preparati in modo artigianale, confezionati con una pasta fatta da farine accuratamente selezionate.
Ingredienti:
500 g. Farina 00
200 g. Zucchero
50 ml. Olio di Oliva
2 Uova
1 Cucchiaio di Acqua di Fiori d'Arancio
2 Arance grattugiate
1 pizzico di sale
1 Cucchiaino di lievito per dolci
Latte q.b. (per glassare)
Preparazione:
Nella ciotola della planetaria con la frusta a filo, montate lo zucchero con le uova molto bene, fino ad avere una consistenza gonfia e spumosa.
Aggiungete il sale, l'acqua di fior d'arancio e le scorzette di arancia ,mescolando delicatamente.
Aggiungete l'olio a filo ed incorporatelo al composto di uova piano piano.
Montate la frusta K e aggiungete gradualmente la farina, e terminate il lavoro a mano, fino ad ottenere una pasta liscia e ben amalgamata.
Coprite con pellicola e fate riposare in frigorifero per 1 ora.
Dopo il riposo schiacciate con la mano leggermente l'impasto e tagliatelo in sedici spicchi di uguale dimensione. Rotolate ogni pezzo formando un cilindro di 10 cm. di lunghezza.
Pizzicate con le dita le estremità della pasta e aiutandovi con un tarocco dividete la navetta in lunghezza.
Spennellate con il latte a temperatura ambiente e cuocete in forno a 180° per 20 minuti circa.
Una volta raffreddati potete conservarli in una scatola di latta.
Navettes de Marseille à la fleur d 'oranger©L.Oggi vi cucino così |
Le navette hanno un sapore incomparabile, fresco e armonioso dal profumo primaverile di fiori d'arancio.
Così recita il Four de Navette:
Si tratta di una prelibatezza a forma di barca che ti porta in un viaggio piacevole.
Di color oro come una spiga di grano al sole, leggermente dolce, delicatamente profumata con fiori d'arancio, la sua consistenza è incredibile e ti sorprende.
Le parole non possono sostituire le sensazioni che fioriscono in bocca. In primo luogo si avverte la freschezza, poi si gusta la morbidezza per offrire un bouquet di sapori.
All'origine del nome ci sono due leggende :
Le Navette ricordano l'arrivo in Provenza delle "Tre Marie" (Maria Maddalena, Maria Salomé e Maria Jacobé), che, con Lazzaro, Marta e altri discepoli di Gesù, secondo la leggenda furono cacciati da Gerusalemme su una barca senza remi e senza vele (da qui la forma data ai biscotti) e approdarono a Sainte-Marie de la Mer, in Camargue (a ovest di Marsiglia).
Lì vennero accolte da Sarah la nera, che divenne la loro serva e andarono in giro per la Provenza a diffondere il Cristianesimo.
San Lazzaro fu il primo vescovo di Marsiglia.
Santa Marta sconfisse a Tarascona la tarasque, una specie di drago.
Santa Maria Maddalena si ritirò sulla Sainte Baume (una montagna della Provenza).
Sarah invece è la santa venerata dalle popolazioni Rom di Sainte Marie de la Mer.
(fonte Marsiglia 2013)
Un' altra leggenda narra che alla fine del XIII secolo una nave con una statua della Vergine si incagliò nell'antico porto di Marsiglia.
Anche se associate a questo biscotto, queste leggende non spiegano il legame tra questi eventi e la pasta allungata.
Ci sono diverse interpretazioni : è stata, secondo alcuni un segno divino dato dalla Madonna del Fuoco Nuovo protettrice delle campagne e delle greggi, secondo altri, della Vergine protettrice della gente di mare; comunque siano andate le cose gli abitanti della città videro in ciò un segno del destino, nonché un segno di protezione .
Per ricordare questa storia monsieur Aveyrous, fondatore dell’antico Four des Navettes 1781 situato vicino all’abbazia di Saint Victor ebbe l'idea di donare un biscotto a forma di barca, e secondo la tradizione chi mangia questi biscotti sarà protetto e avrà buona fortuna.
Si tratta di una prelibatezza a forma di barca che ti porta in un viaggio piacevole.
Di color oro come una spiga di grano al sole, leggermente dolce, delicatamente profumata con fiori d'arancio, la sua consistenza è incredibile e ti sorprende.
Le parole non possono sostituire le sensazioni che fioriscono in bocca. In primo luogo si avverte la freschezza, poi si gusta la morbidezza per offrire un bouquet di sapori.
All'origine del nome ci sono due leggende :
Le Navette ricordano l'arrivo in Provenza delle "Tre Marie" (Maria Maddalena, Maria Salomé e Maria Jacobé), che, con Lazzaro, Marta e altri discepoli di Gesù, secondo la leggenda furono cacciati da Gerusalemme su una barca senza remi e senza vele (da qui la forma data ai biscotti) e approdarono a Sainte-Marie de la Mer, in Camargue (a ovest di Marsiglia).
Lì vennero accolte da Sarah la nera, che divenne la loro serva e andarono in giro per la Provenza a diffondere il Cristianesimo.
San Lazzaro fu il primo vescovo di Marsiglia.
Santa Marta sconfisse a Tarascona la tarasque, una specie di drago.
Santa Maria Maddalena si ritirò sulla Sainte Baume (una montagna della Provenza).
Sarah invece è la santa venerata dalle popolazioni Rom di Sainte Marie de la Mer.
(fonte Marsiglia 2013)
Anche se associate a questo biscotto, queste leggende non spiegano il legame tra questi eventi e la pasta allungata.
Ci sono diverse interpretazioni : è stata, secondo alcuni un segno divino dato dalla Madonna del Fuoco Nuovo protettrice delle campagne e delle greggi, secondo altri, della Vergine protettrice della gente di mare; comunque siano andate le cose gli abitanti della città videro in ciò un segno del destino, nonché un segno di protezione .
Per ricordare questa storia monsieur Aveyrous, fondatore dell’antico Four des Navettes 1781 situato vicino all’abbazia di Saint Victor ebbe l'idea di donare un biscotto a forma di barca, e secondo la tradizione chi mangia questi biscotti sarà protetto e avrà buona fortuna.
Navettes de Marseille à la fleur d 'oranger©L.Oggi vi cucino così
Oggi nel giorno della Candelora vi propongo la ricetta delle Navettes , per scoprire insieme attraverso un viaggio gastronomico le tradizioni della Provenza legate al periodo del Carnevale.
Buon Candelora con la benedizione del Vescovo di Marsiglia.
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500 g. Farina 00
200 g. Zucchero
50 ml. Olio di Oliva
2 Uova
1 Cucchiaio di Acqua di Fiori d'Arancio
2 Arance grattugiate
1 pizzico di sale
1 Cucchiaino di lievito per dolci
Latte q.b. (per glassare)
Preparazione:
Nella ciotola della planetaria con la frusta a filo, montate lo zucchero con le uova molto bene, fino ad avere una consistenza gonfia e spumosa.
Aggiungete il sale, l'acqua di fior d'arancio e le scorzette di arancia ,mescolando delicatamente.
Aggiungete l'olio a filo ed incorporatelo al composto di uova piano piano.
Coprite con pellicola e fate riposare in frigorifero per 1 ora.
Una volta raffreddati potete conservarli in una scatola di latta.
Et voilà, le Navettes de Marseille à la Fleur d'Oranger!
Navettes de Marseille à la fleur d 'oranger©L.Oggi vi cucino così |
Buona Candelora!
Questa ricetta la segno immediatamente! Mi ha piacevolmente colpita e trovo che ti siano uscite belle come una poesia, amica mia!! Troppo graziose!! Sei stata bravissima <3 Un abbraccio e dolce domenica :)
RispondiEliminaCiao Ely che piacere rivederti, grazie mille cara. sono contenta che ti son piaciute oltre ad essere buone ho trovato affascinante la storia che le accompagna, adoro risalire alle origini delle ricette, mi piace condividere le sensazioni che trasmettono.
EliminaGrazie cara, un abbraccio grande!
Ahhh belli, buoni, tu essere brava cheffa :P
RispondiEliminaandreadz
Grazie Andrea per essere passato e per il gentile commento, sono contenta che ti son piaciute.
EliminaUn caro saluto
L.
Ciao! carinissimi questi biscotti e molto caratteristica la storia che li accompagna! devono essere proprio buoni, sia croccantini così, sia inzuppati!
RispondiEliminabacioni
Grazie ragazze, sono molto buoni ,son finiti subito; le cose semplici sono sempre le più buone, la storia la trovo molto suggestiva.
EliminaUn caro saluto, a presto!
che belle che sono devo dire che vanno provate con quel bel profumo di fiore d'arancio
RispondiEliminaGrazie Günther, sono deliziose ricordano tanto la primavera con il profumo di fiore d'arancio, spero siano di buon auspicio che torni il sole presto.
EliminaUn caro saluto
L.
Che bello conoscere l'origine e le leggende dei cibi! Sono fantastici questi biscotti, sei stata bravissima nel prepararli, la tua descrizione è perfetta, devo provarli! Baci!
RispondiEliminaGrazie Molly mi ha incuriosito oltre la semplicità della ricetta anche la loro storia, sono davvero buoni, sanno di primavera. Grazie per provarli.
EliminaBaci!
Le conosco le navette, mi procurava sempre una bella confezione originale quando andavo a Lausanne per lavoro sono stupende ma prendo nota per mia figlia non ho gli attrezzi giusti per farli e...nemmeno tanta voglia visto che è meglio che il dolce lo dimentichi....Buona serata
RispondiEliminaNon occorrono attrezzi Edvige puoi incidere anche con un coltello la superficie.
EliminaGrazie visto che le hai assaggiate mi fà molto piacere il tuo commento sai di cosa parlo.
Buona serata, a presto.
Ti ho scoperta da Edvige e debbo ammettere che il venirti a visitare istintivamente è stato davvero proficuo. Cosa potevo trovare di meglio e di più invitante di queste navettes?Complimenti per la chiara descrizione e grazie per ave rpostato la ricetta.
RispondiEliminaMi aggiungo subito ai tuoi lettori. Buona giornata.
Grazie Barbara per essere passata e per i complimenti, piacere di conoscerti, ricambio presto la visita.
EliminaBuona serata.
un post ricco di interessanti notizie e con una ricetta che assolutamente segno
RispondiEliminada provare...questi biscotti sono davvero belli..i miei complimenti!!
baci
Ciao Enza, grazie per provarli sono buonissimi e facili, adatti anche per la colazione.
EliminaUn abbraccio
Deliziose, mi trovo giusto in tempo per lo spuntino pomeridiano:)
RispondiEliminaComplimenti e bacioni!
A presto!
Grazie Alda, sono molto buoni, ci sono piaciuti tanto, sono delicati buonissimi inzuppati si sciolgono al palato.
EliminaUn bacione!
sono davvero particolari questi biscotti, in primis pensavo si trattasse di barchette di pane, poi ho capito che erano bellissimi biscotti!!! mi ricordano molto la forma di alcuni panini!!
RispondiEliminagrazie Leciorelle, sono deliziosi e facili , ti riferisci forse alla forma delle biove? Quando cuocevano e si sono aperti ho pensato la stessa cosa anche io.
EliminaGrazie per essere passata e per il commento.
Ciao, buona serata
che magnifiche navette!!!=)
RispondiEliminanon ho mai visto questa stupende ricette!!=)
mi sono unita ai tuoi lettori fissi!!
se ti va di passare da me e magari ricambiare se ti fa piace io ne sarei davvero feiscissima!
a presto buona serata vale
ps.quante magnifiche ricette!!!=)
Grazie!
EliminaCiao molto bella la storia che accompagna questi biscotti. Ogni anno alla fiera dell'artigianato di rho mi fermo al banchetto che vende queste delizie provenzali. Oltre a quelli classici ai fiori d'arancio ce ne sono di altri gusti come ad esempio mandorla, cannella, anice. Purtroppo però sono molto cari. Mi piacerebbe provare questa ricetta ma mi chiedevo dove posso acquistare l'acqua ai fiori d'arancio, forse in erboristeria? so che è un aroma molto usato per i dolci ma non credo di averlo mai visto al supermercato
RispondiEliminaCiao Marilù, l'acqua di fior d'arancio la trovi anche nei super ben forniti, la vendono in bottigliette di vetro scuro, nel reparto dolci, ( il vetro scuro serve a non far alterare l'aroma, è un'essenza) se trovi le fialette non sono adatte è aroma artificiale.
EliminaGrazie per volerli provare.
Un caro saluto
E' vero che si può utilizzare anche la lavanda per aromatizzare?
RispondiEliminaLe Navette sono aromatizzate con acqua di fior d'arancio, è la loro caratteristica. La lavanda e il timo vengono usati per aromatizzare altri tipi di dolci.
EliminaThanks for sharing such a good thinking, piece of
RispondiEliminawriting is fastidious, thats why i have read it fully
Le proverò. Sono sempre alla ricerca di buone ricette senza latte e burro.
RispondiEliminaGrazie per la visita e il commento sul mio blog.
A presto,
Rosa